Vi proponiamo una guida completa ai coltelli giapponesi, strumenti che combinano precisione, affilatezza, artigianalità e design impeccabile. Vi consiglieremo come orientarvi, come scegliere quello giusto e come curarlo affinché mantenga la sua qualità il più a lungo possibile.
Tipi di coltelli giapponesi
Il Gyuto è un coltello da cuoco versatile che assomiglia a un coltello da cuoco europeo, ma è più leggero e più affilato, consentendo un taglio più fine e preciso.
Grazie alla sua lama sottile con una leggera curvatura, è ottimo per tagli molto fini e precisi. È particolarmente adatto per tagliare la carne, il pesce e le verdure meno dure, ma può anche gestire lavori più delicati come sfilettare o tritare le erbe.
Coltelli Gyuto
Il Santoku, che si traduce in "tre virtù" o "tre abilità", è uno strumento versatile, ideale per i cuochi alle prime armi o per coloro che possono cavarsela con un solo coltello grande in cucina.
Ha una lama larga, quasi piatta, con un bordo dritto o leggermente curvo, grazie alla quale permette di affettare, sminuzzare e tagliare vari tipi di materie prime (tranne forse le ossa - per le quali l'europeo è molto più adatto).coltello da chef).
Un altro vantaggio del coltello santoku è l'eccezionale larghezza della lama, che può essere utilizzata per trasportare ingredienti tritati.
Coltelli Santoku
Nakiri è un coltello sviluppato appositamente per tagliare le verdure. Grazie alla sua lama rettangolare con bordo inferiore dritto, garantisce che l'intera lama tocchi il tagliere durante l'affettatura, eliminando i tagli incompleti.
La lama robusta consente inoltre di trasferire facilmente le verdure tritate in una padella o in una ciotola. Il peso maggiore dei coltelli nakiri facilita il taglio di verdure dure.
Coltelli Nakiri
Lo Yanagiba è un simbolo della tradizione culinaria giapponese, in quanto è un coltello specificamente progettato per la preparazione di sushi e sashimi, o per affettare il pesce in fette sottili senza disturbare la consistenza della carne.
Consente di effettuare tagli uniformi in un solo colpo, grazie alla sua lama lunga e stretta con un bordo a un solo tagliente.
Il Kiritsuke è un coltello con una lama lunga e stretta e una caratteristica punta smussata che ricorda un pugnale. Questa forma è ideale per affettare in modo fine e preciso e per le tecniche di cottura più complesse.
Il Kiritsuke è considerato un coltello per cuochi più esperti, poiché il suo utilizzo richiede un certo grado di abilità. Tuttavia, può essere utilizzato per tagliare pesce e carne e per preparare le verdure, il che lo rende uno strumento molto versatile in cucina.
Coltelli Kiritsuke
Lame di coltello giapponesi
Per realizzare le lame dei coltelli giapponesi si utilizzano diversi tipi di acciaio:
- Il migliore di questi è
acciaio damasco. Si tratta di una miscela di acciaio a basso e alto tenore di carbonio estremamente forte, in grado di rimanere affilata a lungo, di resistere alla corrosione e di avere un design eccezionale. - Anche il
si distingue per la sua nitidezza e forza.acciaio al carbonioTuttavia, è più suscettibile alla corrosione, per cui è necessario prevedere una manutenzione regolare. - Il principale vantaggio dei coltelli giapponesi da acciaio inox è la loro economicità e anche il fatto che non arrugginiscono. Tuttavia, la lama in acciaio inossidabile non è altrettanto resistente, quindi si opacizza più velocemente e deve essere affilata più spesso.
Manici di coltello giapponese
Un tipico coltello giapponese ha il manico in legno. Oggi, tuttavia, sono disponibili anche coltelli con manico in metallo o in materiale composito. Ogni materiale ha i suoi pro e i suoi contro:
- Legno è elegante e piacevole al tatto, ma con il passare degli anni può mostrare segni di usura e necessita di cure per evitare che si secchi.
- Metallo ha un aspetto elegante e professionale, ma può essere scivoloso, soprattutto se si bagna o si sporca.
- Composito è pratico, ha una lunga durata, ma di solito non porta tanta eleganza in cucina.
Ogni quanto affilare un coltello giapponese
La frequenza di affilatura dipende dalla frequenza di utilizzo dei coltelli:- Se si lavora quotidianamente con gli strumenti, affilarli ogni 1-2 settimane.
- Se li utilizzate solo poche volte alla settimana o anche meno, sarà sufficiente affilarli una volta al mese.
- Nell'uso professionale è consigliabile un'affilatura almeno ogni due giorni.
- Ricordate che almeno una volta all'anno è necessario far affilare professionalmente i vostri coltelli.
Come pulire i coltelli giapponesi
Evitare il lavaggio in lavastoviglie. L'acqua calda e i solventi contenuti nelle pastiglie possono erodere gradualmente la struttura della lama e del manico, causando un'usura prematura. Pertanto, dopo l'uso, lavare il coltello con una spugna morbida e un detergente delicato, quindi asciugarlo accuratamente.con un panno morbido.
Dove conservare i coltelli giapponesi
Conservare i coltelli in blocchi, rastrelliere, su binari o in .manicotti protettivi. Se vengono conservati sciolti nei cassetti della cucina insieme ad altri utensili, possono essere danneggiati e opacizzati.
I migliori coltelli giapponesi secondo le recensioni dei clienti
Marche di coltelli giapponesi
Uno dei produttori di coltelli giapponesi più desiderati è .MIYABI. Un marchio che unisce la tradizione alle tecniche moderne e riesce a produrre coltelli di altissima qualità. Segue l'artigianato della città di Seki, famosa per la produzione di spade samurai. Per i suoi coltelli utilizza acciaio al carbonio e damasco di altissima qualità. Inoltre, ogni coltello viene sottoposto a un meticoloso processo di forgiatura e affilatura a mano che prevede fino a 100 passaggi e richiede solitamente diverse settimane. I coltelli MIYABI non sono solo strumenti per una preparazione precisa ed efficiente dei cibi, ma anche opere d'arte che riflettono la cultura e la tradizione giapponese.
Altri produttori popolari includono Dellinger,Forgiato